IL MIELE
Il miele è la sostanza alimentare che le api
producono partendo dal nettare dei fiori o dalle secrezioni di parti
vive di piante, che esse raccolgono, trasformano, combinano con sostanze
proprie e depongono nei loro favi. Avvengono numerosi scambi da unape
allaltra, allinterno dellalveare, che consentono
una graduale maturazione ed arricchimento di enzimi che derivano dalle
secrezioni ghiandolari delle api stesse.
I componenti principali del miele sono il fruttosio, il glucosio,
lacqua, altri zuccheri e sostanze diverse, tra cui acidi organici,
sali minerali, enzimi, aromi e molte altre. Il miele è un alimento
di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile. Il glucosio
fornisce energia di immediato utilizzo, il fruttosio viene metabolizzato
a livello epatico e costituisce una riserva energetica. Cento grammi
di miele forniscono 320 calorie ed un potere dolcificante elevato.
La cristallizzazione è un processo naturale che dipende principalmente
dalla composizione e dalla temperatura. Se il contenuto di glucosio
è elevato sarà più rapida. Le basse temperature
la inibiscono.
I principali tipi di miele prodotti nella zona del Veneto orientale
sono il Taràssaco, lAcacia, il Millefiori, il Tiglio,
il Girasole ed il miele di Melata. (Clicca
per gli approfondimenti sul miele)
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La Pappa reale
La pappa reale è una sostanza semifluida, gelatinosa, di colore bianco,
di sapore acidulo-aromatico caratteristico, di elevato valore nutritivo.
E' prodotta dalle ghiandole ipofaringee delle api giovani per alimentare
le api regine e gli individui neonati (per questo è detta anche "latte
delle api").
La pappa reale è ricca di sostanze vitali e 100 grammi di prodotto
fresco contengono 69,80 g. di acqua e 30,20 g. di residuo secco, il
quale è composto per oltre il 48% da proteine e amminoacidi essenziali,
per il 38% da zuccheri, per il 10% da grassi.
Contiene un gran numero di vitamine del gruppo B e numerosi sali minerali
(calcio, rame, ferro, silicio, zinco, magnesio, manganese ed altri).
Inoltre nella pappa reale è presente un fattore antibiotico.
Si assume in piccole dosi (una palettina) una o due volte al giorno
con continuità, non assieme ad altri alimenti. E' possibile mescolarla
con poco miele in un cucchiaino. Si conserva in frigorifero per lunghi
periodi (fino ad un anno).
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La
Propoli
Il termine propoli, secondo l’etimologia greca o latina, indica ciò
che sta davanti, a difesa della città, che ha la funzione di pulire,
disinfettare. In realtà le api utilizzano questa sostanza per rivestire
tutte le superfici interne dell’alveare, i favi e le pareti dell’arnia,
con lo scopo di impedire il diffondersi di batteriosi e malattie che
la presenza di tanti insetti molto vicini e a contatto tra loro favorirebbero
facilmente.
L’uso della propoli in soluzione alcolica trova applicazioni in dermatologia,
in odontostomatologia ed in gastroenterologia per le sue proprietà
antibatteriche e antibiotiche naturali.
Per l’uso esterno (micosi o ferite in fase di cicatrizzazione) è pratico
l’uso di bastoncini con l’estremità ovattata. Per uso interno (affezione
del cavo orale, gengiviti, gastriti,ecc.) un modo semplice e pratico
di somministrazione consiste nell’inserire con il contagocce una piccola
quantità di soluzione direttamente in bocca, dopo aver sorseggiato
un po’ d’acqua, ed ingerire. In questo modo la propoli aderisce ai
tessuti, senza dare la sensazione di bruciore dovuta alla presenza
dell’alcool. E’ necessario prestare attenzione in quanto le macchie
sugli abiti ed in alcune superfici porose a volte sono indelebili. (clicca
per gli approfondimenti sulla propoli)
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